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Feste in Russia nel 2019: il Capodanno 2019, il Natale ortodosso, la Maslenitsa, il 8 marzo, la Pasqua russa ortodossa

il 23 Febbraio: Festa degli uomini Difensori della Patria

Il 23 febbraio in Russia si festeggia il Giorno dei Difensori della Patria.
In poche parole: il 23 febbraio non si associa proprio all'esercito, ma all'intero universo maschile.

Dopo la seconda guerra mondiale in cui hanno partecipato tutti gli uomini russi,
questa festa e' diventata la festa nazionale dei maschi russi, dei bambini (difensori futuri) e dei vecchi (difensori del passato) compresi.
In questo giorno tutti gli uomini ricevono regali presso le loro abitazioni e nei posti del lavoro.

A differenza della Festa internazionale della Donna - arrivata in Russia dall'Occidente - il Giorno dei Difensori della Patria è un'invenzione russa.
Fino al 1949 in Unione Sovietica si celebrava si celebrava il Giorno dell'Armata Rossa, mentre dal 1949 al 1993 la festa si chiamò ufficialmente
Giorno dell'Esercito Sovietico e della Flotta della Marina militare; dopo di che fu ribattezzata dapprima Giorno dell'esercito russo
e, infine, Giorno dei Difensori della Patria.

Con l'andare del tempo il 23 febbraio nella coscienza dei cittadini russi è diventato la "festa di tutti gli uomini"(! non ha niente a che fare con il giorno del papa').
Come per l'8 marzo, anche il 23 febbraio in Russia si fa dei regali ai "festeggiati".I sondaggi rivelano che la maggior parte degli uomini
in questa data vorrebbe ricevere in dono qualcosa di utile o di creativo, come
un set di profumatori per l'auto, tuttavia i regali più diffusi di anno in anno rimangono sempre
i calzini, rasoi e i prodotti cosmetici per la doccia e la rasatura (come 'accoppiata dopobarba e bagnoschiuma').

Maslenitsa (Masleniza), il 4-10 marzo 2019: l'arrivo della primavera/ addio all'inverno in Russia

La Maslenitsa è una festa tradizionale (si festeggia in Russia, Bielorussia, Ucraina e negli altri paesi rusofoni) che preannuncia la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera.

È un’antica festa slava risalente ai tempi antichi
e a civiltà pagane basate sul culto della natura, e sull’importanza del susseguirsi delle stagioni.

Sopravvissuta dopo l’adozione del cristianesimo, Maslenitsa fu inclusa dalla Chiesa ortodossa nell’elenco delle proprie festività
- essendo denominata "Settimana del burro" (o “Settimana senza carne”) - siccome cade la settimana prima della Quaresima che precede la Pasqua Ortodossa
(la religione ortodossa divieta il consumo di uova e latticini durante la Quaresima, e la Maslenitsa rappresenta l'ultima occasione per gustare questi ingredienti.
In questa settimana, ci si dovrebbe già astenersi dal mangiare carne, e solo i latticini, il pesce e le uova sono ancora concessi).

Dai tempi antichi la gente accoglieva la Primavera come l’inizio della nuova vita, venerando il Sole che dà la vita e la forza a tutta la natura vivente.
In onore del Sole cominciavano a cuocere i bliny - le frittelle sottili (simili a crepes) dolci a base di farina, latte e uova, preparati con o senza lievito (l’ultima versione e piu' diffusa).
Gli antichi credevano che insieme ad un tondo e arrossato blin somigliante al Sole
loro mangeranno un corpuscolo del suo caldo, e della sua potenza.

blin frittelle russe bliny frittelle


I bliny si mangiano con miele, panna acida (smetana), salmone affumicato, funghi, con caviale rosso o nero; caviale/ salmone/ funghi vengono spesso avvolti in bliny

bliny frittelle con funghi
Bliny con funghi
frittelle con salmone
Bliny con salmone
frittelle bliny con caviale
Bliny con caviale

Le celebrazioni della Maslenitsa hanno lo scopo di scacciare l'inverno e svegliare la natura dal sonno.
Il suo simbolo era uno spaventapasseri di paglia, abbigliato con abiti femminili. Dopo i festeggiamenti, il fantoccio veniva bruciato su un falò.
E per grandi e piccoli ci sono spettacoli di strada, giostre, banchetti all’aperto, slitte e canzoni. Si possono altresi' organizzare giri in slitta,
costruire montagne di ghiaccio, scherfare a palle di neve, ballare, cantare,
partecipare a concorsi diversi

Le tradizioni/ usanze legate alle 7 giorni della Maslenitsa


La Pasqua Russa/ Ortodossa nel 2019

La data della Pasqua Ortodossa non coincide con quella della Pasqua cattolica, siccome il calcolo viene fatto secondo il calendario Giuliano, anziche quello Gregoriano;
solitamente si festeggia 1-2 settimane dopo, anche se a volte le due festivita cadono nello stesso giorno.
Secondo la tradizione ortodossa, la Pasqua viene celebrata la prima domenica dopo la prima luna dall'equinozio di primavera.

Nel 2019 la Pasqua Ortodossa viene festeggiata il 28 aprile.

Ogni giorno della Settimana Santa che presece la Pasqua ha un significato particolare: mercoledi' non si lavora, il "Giovedi' Pulito" viene dedicato al culto dei defunti, e alle pulizie, preparazione dei dolci e all’addobbo della casa;
il venerdi' si chiede il perdono ai propri cari. Il Sabato Santo i fedeli portano in chiesa i piatti tradizionali, preparati in casa, per ricevere la benedizione:
piu' tipicamente - le uova sode colorate, il tradizionale kulich pasquale, simile al panettone italiano. Al centro vengono infilati dei ceri accesi
e il sacerdote si appresta a spargerli di acqua benedetta.


In Russia e negli altri paesi russofoni il giorno della Resurrezione di Cristo rappresenta la festivita religiosa piu sentita.
In questo giorno, e nella notte che precede la Pasqua, nelle chiese ortodosse si raccolgono anche persone che di solito non si vedono mai in chiesa.

La Pasqua Ortodossa viene festeggiata con grande solennita, con una Liturgia pasquale che inizia a mezzanotte.
Il Sabato Santo a mezzanotte i fedeli si riuniscono, accenendo ognuno il proprio cero, e seguono la croce che viene portata in processione.
Le campane suonano a festa e tutti si abbracciano tre volte; poi inizia la Liturgia.
Durante lo svolgimento dell’intera funzione il prete e i fedeli si scambiano gli auguri, dicendo: “Cristo è risorto! In verità è risorto!”.



L'uovo di cioccolato e praticamente sconosciuto in Russia. Sono invece molto popolari e diffuse le uova (sode) di Pasqua colorati a mano,
solitamente dipinte semplicemente di rosso, prevalentemente di tinte naturali, per rappresentare il sangue di Cristo,
ma in giro si trovano anche uova molto piu elaborate.

Uova Faberge'.
Nel 1885 lo zar Alessandro III chiese a Petr Carl Faberge', un famoso gioielliere russo,
di preparagli un Uovo di Pasqua con sorpresa per offrirlo in dono alla zarina Maria Feodorovna.
Il successo fu immediato, tanto da fargli ottenere la nomina di "Orafo della Corte Imperiale".
Inizio così la collezione delle "Uova di Pasqua Imperiali", continuata anche con lo zar Nicolai II. Erano l’evento dell’anno, e venivano realizzati in oro o altri materiali preziosi,
ornati di pietre preziose, fatti assolutamente in modo artigianale, ognuno diverso dall’altro.




Il giorno di Pasqua si usa scambiarsi uova sode colorate, di rosso ma non solo, suggellando questo rituale con la frase "Cristo è risorto” (Khristos Voskres),
e si risponde con "In verità è risorto!" (Voistiny Vosrkes). Questa frase e' anche quella utilizzata per farsi gli auguri tra parenti e amici.

Un tempo si impiegava un pigmento ricavato dalla buccia di cipolla per colorare le uova, ora si usano diversi tipi di coloranti.
L’uovo, nella cultura pagana, era il simbolo della vita e della fertilità della Terra e venne adottato dai primi cristiani per indicare la rinascita dell’uomo nel giorno di Pasqua. Secondo una leggenda, la Madonna avrebbe fatto portare a Ponzio Pilato delle uova dipinte d’oro perché salvasse suo figlio dalla crocefissione. Mentre un’altra leggenta racconta che durante la Via Crucis che lo conduceva al Golgota, alcune gocce del sangue di Gesù sarebbero cadute sopra delle uova che un contadino stava portando al mercato.

La Pasqua si considera una festa da trascorrere in famiglia. Dopo le sette settimane della Quaresima la tavola pasquale si distingue per la ricca varietà delle sue pietanze,
prevalentemente a base di carne. Si gusta il porcellino al forno (fatto prima marinare con succo di limone, pepe e alloro, poi imburrato e cotto in forno),
prosciutto, piatti a base di agnello - e, ovviamente, le uova colorate e il Kulich pasquale.



Salice. La Russia è l'unico Paese in cui l'entrata del Signore a Gerusalemme non si chiama Domenica delle Palme, ma dei salici: nella Russia le palme non crescono, ma, secondo la credenza popolare,
proprio in questo periodo ogni anno spuntano le gemme dei salici. Gli ortodossi hanno l'usanza di conservare nel corso dell'anno i rametti dei salici benedetti
e usarli per abbellire le icone delle loro case.

In Russia il Natale si festeggia due volte. La maggior parte dei russi non festeggia il Natale cattolico, anziche' il Natale ortodosso: il 7-8 gennaio, di cui piu' in avanti.
Per loro in questo periodo la festa principale è il Nuovo Anno/ Capodanno.

In Russia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia ed alcuni altri paesi dell’ex Unione Sovietica la religione Ortodossa è più praticata.
La Chiesa ortodossa russa ha conservato per le festività religiose il vecchio calendario giuliano, "in ritardo" di 13 giorni su quello gregoriano.
Per questo motivo il Natale ortodosso cade il 7 gennaio 2019, e l'Epifania il 19 gennaio.

Il Capodanno russo 2018-2019 (il 31 dicembre – 1 gennaio)

La tradizione Russa è tenuta viva dalla visita del Ded Moroz, o "Nonno Gelo" (un vecchio con una fluente barba bianca, lunga veste e uno scettro),
accompagnato dalla giovane e bella nipote"fanciulla della neve" (Snegurochka), il primo giorno dell'anno.
Secondo la leggenda, il "Nonno gelo" viaggia su una slitta decorata trainata da tre cavalli (troika) per consegnare regali ai bambini.
! In Russia i regali si scambiano a Capodanno e non a Natale (che si celebra solitamente il sette gennaio).
E, anziché essere infilati nelle calze attaccate al camino, i regali si raccolgono ai piedi dell’Albero di natale.

In Russia il Capodanno è una festa di famiglia per eccellenza; solo dopo le ore 24/ il 1 gennaio si va a fare gli auguri / continuare a festeggiare
con gli amici, e/o al ristorante, night club, ecc. Le tradizioni del Capodanno/ Natale Russo includono l'Albero di Natale, acquistato per la prima volta dal Pietro il Grande dopo i suoi viaggi in Europa.

Sulla tavola apparecchiata compaiono tantissimi piatti, ed è tradizione che venga servita l'insalata Olivier, oppure "insalata russa/ inalata invernale".
! Tra tutte le ricette dell'Olivier (la versione "democratica" di una lussuosa salata dal chef francese Lucien Olivier negli anni '60 del XIX secolo, composta di francolini, caviale, tartufe e tanti altri -
piu'di 40 - ingredienti) in Italiano che ho trovato in Internet questa e' la piu' autentica.

Tra gli altri piatti piu' popolari ci sono: l’aringa in pelliccia (l'aringa tagliata in cubetti ricoperta da diversi strati di verdure/ barbabietola), panini imburrati con caviale, kholodets (carne in gelatina con aglio e spezie), zalivnoe (simile a del kholodets, solo che al posto della carne viene utilizzato del pesce, prevalentemnte storione).
aringa in pelliccia
L'aringa in pelliccia
kholodets
Kholodets
l'insalata mimosa per capodanno
L'insalata "Mimosa"

Tra le altre specialità ci sono: l'insalata Mimosa a base di tonno, patate, carote e uova (molto popolare a Mosca e San Pietroburgo); l'insalata di calamari, il luccio farcito, l'anatra alle mele, carne, salame, cetrioli sott'aceto, nonche’ diversi tipi di bevande. Tra i vini consumati è d'obbligo citare lo champagne. Sulla tavola non possono di certo mancare i mandarini, il cui profumo in Russia è fortemente associato al Capodanno.



Verso la mezzanotte (terminato il discorso del Presidente), si stappa lo champagne - tra le note dell’inno nazionale e tra i rintocchi della torre Spasskaya del Cremlino. Le campane suonano per un minuto intero, entro il quale occorre stappare la bottiglia, versare lo champagne, esprimere un desiderio e, esattamente allo scoccare dell’ultimo rintocco, e brindare. E – inizia l’ora dei fuochi d’artificio. Spesso i russi festeggiano il Capodanno 9 volte, in base al numero dei loro fusi orari.
> Testo di cartolina d'auguri: traduzione GRATIS <

Il Natale russo/ ortodosso: il 7-8 gennaio 2019

In Russia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia ed alcuni altri paesi dell’ex Unione Sovietica la religione Ortodossa è più praticata.
In Russia,
dove non è stato accettato il calendario gregoriano,
Natale Ortodosso arriva il 7 gennaio, 2 settimane dopo il Natale cattolico.

Per chi pratica la fede Ortodossa, il Natale è preceduto da un periodo di Quaresima di 40 giorni, che inizia il 27 novembre (si mangia escludendo dai pasti carne, latticini e uova). La fine della Quaresima coincide con la vigilia di Natale, chiamata “sochelnik”; nel giorno di “sochelnik” non si deve mangiare “fino alla prima stella”. A tavola si radunano solo i membri della famiglia, mentre il giorno di Natale (7 gennaio), vengono gli ospiti. Terminata la Quaresima - più ricco e vario sarà il cibo, tanto più agiata, credevano gli avi, sarà la vita durante tutto l'anno nuovo. La tradizione prescrive dodici pietanze tra cui blini (una sorta di crépes), un piatto a base di pesce, carne sotto gelatina, piatti di carne arrostita, salumi di casa, brasato, e dolci.

Il Natale ortodosso, in genere, è una festa in cui si dà molta importanza agli auspici. Tra le ragazze è molto sentita anche la tradizione di farsi predire il futuro. Le ragazze scrivevano i nomi dei fidanzati/ ragazzi su dei pezzi di carta, poi mettendoli sotto il cuscino del letto. Al mattino, al risveglio, secondo la credenza, il primo bigliettino che prenderanno in mano contiene il nome del futuro marito.

Un’altra usanza si chiama "il lancio della scarpa". Una ragazza non sposata lancia una scarpa dietro le sue spalle e verso la porta. Se la scarpa cade con la punta verso la porta - allora la ragazza si sposerà entro un anno. Le tecniche di predizione erano tantissime e variavano da luogo a luogo. Molto diffuso era nascondere una moneta o un oggetto di valore in una torta: chi lo trovava era fortunato per tutto l’anno. Il tempo meteorologico durante i giorni santi indicava, secondo le credenze popolari, se l’estate sarebbe stata piovosa o il raccolto abbondante.

Frasi di auguri
Vi auguro /auguriamo/ Buon Natale! Я желаю /Мы желаем/ Вам счастливого Рождества!
Tanti cari Auguri per un felicissimo Natale!- Наилучшие пожелания с счастливейшим Рождеством!

Smarrito in mezzo al deserto, alzo gli occhi al cielo per cercare la stella e vedo te...la mia stella guida...Buon Natale, Amore mio!
Потерявшись посреди пустыни, я взгляну на небо, чтобы найти звезду, и увижу тебя - звезду мою путеводную... С Рождеством, Любовь моя!

Auguriamo (auguro) felicità e successo nell’anno nuovo! Желаем (желаю) счастья и успехов в новом году!

Ti auguro un Buon Anno, di dimenticare tutto il male e che tutti i tuoi desideri siano appagati.
Желаю тебе хорошего года, чтобы все плохое забылось и чтобы исполнились все твои желания!

Auguriamo a tutti i Voi che nell’Anno Nuovo vengano appagati tutti i Vostri desideri!
Желаем всем Вам, чтобы в будущем году исполнились все Ваши желания!

Il Capodanno Vecchio (il Vecchio Nuovo Anno, il 13-14 gennaio)

Due settimane dopo la celebrazione ufficiale dell'Anno Nuovo, nella notte dal 13 al 14 gennaio non solo in Russia, ma anche in Ucraina, Bielorussia, e alcuni altri paesi si festeggia – in via informale – il Vecchio Anno Nuovo. Il vecchio capodanno russo è legato al Calendario Giuliano, ormai non più valido dopo l’entrata in vigore di quello Gregoriano. Per il Capodanno Vecchio non si fanno regali, non si festeggia tutta la notte; si prepara tuttavia una cena festiva, celebrando la ricorrenza in modo più calmo e tranquillo rispetto alla serata del 31 dicembre. Il Vecchio Anno Nuovo è strettamente legato con un sacco di costumi e tradizioni. Questo giorno è ideale per fare le previsioni. Si dice, che se astrologare sullo specchio con le candele, si può vedere ciò che vi aspetta nel prossimo anno.

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